lunedì 21 dicembre 2009

Assemblea


Il giorno 21 dicembre 2009 si è tenuta l’assemblea dei Lavoratori per valutare l’incontro tenutosi a Roma al ministero dello sviluppo economico, ed eventualmente valutare iniziative a sostegno della vertenza dei Lavoratori della Maflow.
L’assemblea valutato il pessimo scenario, per le esigue possibilità di mantenere attivo lo stabilimento di Trezzano Sul Naviglio, ha deciso di organizzare una serie d’iniziative che abbiano finalità precise.
Le iniziative seguono tre filoni di lotte e ognuna di queste dovrebbe portare dei risultati:

A. Una serie d’iniziative dovrà incentivare le case automobilistiche a scommettere sulla nostra produzione, forti del fatto che Trezzano sul Naviglio vanta una storia produttiva di oltre 40 anni. Consapevoli che un azienda senza commesse produttive non ha valore di mercato.
· il 23 dicembre H. 10.00 presidio davanti la concessionaria BMW in via De Amicis, concentramento in metropolitana Sant’Ambrogio.
· L’11 gennaio 2010 presidio davanti una concessionaria Fiat da individuare.
· Il 14 gennaio manifestazione davanti alla BMW Italia

B. Questa serie d’iniziative dovrebbe sensibilizzare le istituzioni sul problema del Lavoro, ponendo l’accento sulla Maflow.
· Il 13 gennaio 2010 manifestazione a Trezzano sul Naviglio bloccando la vigevanese.
· Il 14 o 15 gennaio in occasione del prossimo incontro a Roma si organizza il viaggio con tutte le Lavoratrici e i Lavoratori, che in quella occasione presidieremo la sede romana della fiat.
- si tenta di coinvogere i colleghi di Ascoli per costruire una grande manifestazione

C. Altre iniziative interne allo stabilimento per verificare che le macchine di produzione restino a Trezzano, e nello stesso tempo organizzare iniziative per incrementare la cassa di resistenza.
· Il 23 dicembre H.14.30 visione documentario INNSE, segue saluti di Natale con il Sindaco di Trezzano
· Assemblee tutti i lunedì dalle 14.00 in poi
· Organizzare turni davanti al presidio per le feste natalizie.

Trezzano sul Naviglio 21 dicembre 2009


RSU

Ministero dello sviluppo economico


COMUNICATO SINDACALE

Il giorno 18 dicembre 2009 si è tenuto a Roma presso il ministero dello sviluppo economico un incontro per valutare la situazione della Maflow con particolare attenzione per lo stabilimento di Trezzano Sul Naviglio (MI).
Al tavolo erano presenti le rsu di Trezzano ed Ascoli, i funzionari territoriali della Fiom e della Flmuniti-Cub, e il sindaco di Trezzano; dall’altra parte erano presenti i funzionari del ministero, due commissari straordinari, il resp. del personale, e l’amministratore delegato.

Fatta la presentazione della Maflow: spiegando la configurazione del gruppo, le problematiche con i clienti della Multinazionale in particolare la questione BMW fornitore principale per il sito Milanese, concludendo con la data della vendita, che tutti noi pensavamo fosse il 15 gennaio, e che dal 10/15 dicembre fosse attivo il bando di gara per l’asta pubblica.

Di fatto il ministero ha fatto notare che la procedura è molto complessa e il programma di vendita deve essere approvato oltre che dallo stesso ministero, anche dal comitato dei creditori che ad oggi non esiste perché non è stato nominato, solo successivamente viene resa pubblica la vendita.
A questo punto della trattativa tutto è sembrato perso, perché i Lavoratori della Maflow di Trezzano sanno benissimo che la BMW ad oggi ha sospeso tutte le commesse per la mancanza di fiducia in merito alle condizioni economiche, e del management attuale. Tra le altre cose il gruppo Volswagen nel mese di febbraio organizza una gara per assegnare nuovi progetti, ha già fatto sapere che se l’interlocutore non è un soggetto industriale la stessa non accetterà proposte dalla Maflow.
La Bmw secondo i commissari è disposta ha riaprire i rapporti con la Maflow solo in caso che altri clienti manifestino la volontà di rifornirsi dallo stabilimento Milanese.
La riunione si è conclusa con la richiesta da parte sindacale, e l’impegno da parte del ministero di sentire la fiat azienda leader italiana nel settore automotive per recuperare nuove commesse produttive, e nello stesso tempo accelerare la procedura della vendita.
La riunione viene aggiornata il 14/15 gennaio 2010.


Roma 18 dicembre 2009.


RSU


domenica 13 dicembre 2009

Assemblea




TUTTI I LUNEDì AL PRESIDIO MAFLOW DALLE ORE 13.30 IN POI SI TERRANNO ASSEMBLEE PER VALUTARE E DECIDERE FORME DI LOTTA A SOSTEGNO DELLA VERTENZA MAFLOW, E VALUTARE INIZIATIVE A SOSTEGNO DEGLI INTERESSI DELLA CLASSE DEI LAVORATORI.

mercoledì 9 dicembre 2009

Assemblea del 09 dicembre

All'interno del presidio della Maflow, si è tenuta l'assemblea per fare il punto della situazione e organizzare nuove iniziative.
Si è deciso di partecipare al presidio alla regione lombardia il 16 dicembre ore 15.00, per chiedere alle istituzioni :
  • Blocco dei Licenziamenti
  • Estensione e rifinanziamento degli ammortizzatori sociali

Il 18 una delegazione di lavoratori della Maflow (RSU) andrà a Roma presso il ministero delle attività produttive per verificare la procedura di vendita.

I lavoratori della Maflow parteciperanno a iniziative di solidarietà di e con altre aziende in crisi al fine di sviluppare una rete di contatti che sosterranno le lotte della classe dei Lavoratori.

Questa sera parteciperemo alla iniziativa davanti l'Agile a pregnana milanese, H.20.30

martedì 8 dicembre 2009

Teatro La Scala di Milano 07-12-2009



Continuano le iniziative delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Maflow di Trezzano al fine di tenere alto il profilo sulla crisi che stanno vivendo, a causa di speculazioni finanziarie da parte di un fondo d'investimento italiano ilp.
Il 07 dicembre hanno manifestato davanti la Scala di Milano in occasione della prima, evento che ha risonanza in tutto il mondo.
Le Lavoratrici e i Lavoratori non accettano gli ammortizzatori sociali come soluzione della crisi ma chiedono di lavorare.
La lotta ha gia dato i primi risultati, dopo le manifestazioni fatte davanti il consolato tedesco e la BMW Italia, il cliente principale BMW ha riattivato le commesse sospese.
Altre realtà di lotta come l'Alfa di Arese, che con settimane di presidi e blocco dell'autostrade hanno ottenuto il blocco dei trasferimenti a Torino, come precedente richiesta della FIAT.
L'Alcoa dopo la protesta a Roma ha ottenuto il rinvio della Cassa integrazione.
Domani 09 dicembre Assemblea H. 14
Ordine del giorno:
Fare il punto della crisi, organizzare altre iniziative.

mercoledì 2 dicembre 2009

assemblea aperta

OTTIMA LA PARTECIPAZIONE ALL'ASSEMBLEA APERTA DEL 30 NOVEMBRE 2009.

HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DEL SINDACO DI TREZZANO, IL FUNZIONARIO DELLA REGIONE, E L'ONOREVOLE QUARTIANI DEL PD, PIU' ALTRI LAVORATORI DI ALTRE AZIENDE IN CRISI, COME L'INNSE, LA ESAB, LA MARCEGALLIA BUILDTEC, OMNIA, ALFAROMEO.

Tutti i video su Youtbe cubvideo http://www.youtube.com/profile?user=CUBvideo

lunedì 30 novembre 2009

ruchiesta d'incontro

R.S.U.
MAFLOW in As
Man Servizi S.r.L.



Direzione
Maflow S.p.A
e Man Servizi S.r.L.

Spett.li Commissari Straordinari
Avv. Stefano Coen
Avv. Francesco Pensato
Avv. Vincenzo Sanasi D’Arpe


P.C. I Lavoratori della Maflow e Man


Oggetto: Richiesta d’incontro

Le Lavoratrici e i Lavoratori sono fortemente preoccupati per l’attuale situazione aziendale e per il futuro dello stabilimento di Trezzano Sul Naviglio.
Nel mese di novembre la BMW ha sospeso la maggior parte delle commesse produttive, costringendo le maestranze ad effettuare lunghi periodi di cassa integrazione.
I Lavoratori nelle ultime settimane hanno cercato di coinvolgere la BMW nella crisi della Maflow, manifestando la propria condizione davanti al consolato tedesco, e successivamente davanti la sede della BMW Italia.
In entrambe le occasioni una delegazione ha incontrato il Console Tedesco, e il Presidente della BMW Italia.
Significativo è stato l’incontro con il Presidente della BMW Italia, il quale ha spiegato i motivi per cui la BMW ha scelto di sospendere le commesse produttive, dicendo senza giri di parole che le problematiche nei rapporti industriali fra le due società sono legate alla mancanza di un piano industriale credibile che il management Maflow avrebbe dovuto presentare successivamente alla dichiarazione d’insolvenza da parte del tribunale.
L’ unica possibilità che la BMW possa ripristinare i rapporti commerciali con la Maflow è la presentazione (nel minor tempo possibile) di un programma realistico di vendita del gruppo, in modo che l’ipotetico nuovo investitore possa rassicurare la BMW sul proseguimento delle attività produttive.
Al fine di capire le tempistiche della vendita del gruppo, e per sollecitare che la stessa avvenga il più rapidamente possibile si chiede un incontro da tenersi in azienda, alla presenza dei funzionari sindacali territoriali.

In attesa di conoscere la data dell’incontro la rsu porge distinti saluti.

Trezzano Sul Naviglio 30 novembre 2009

domenica 29 novembre 2009

assemblea

ASSEMBLEA APERTA
Lunedì 30 Novembre ore 10,00
Presso Manflow - Trezzano S/n - Via Boccaccio, 1
Invitate fabbriche, RSU, delegati, forze politiche ed istituzionali del territorio

venerdì 27 novembre 2009

BMW Italia


Ottima la partecipazione alla manifestazione davanti la BMW Italia, terza iniziativa in una settimana.
Il corteo è partito dalla fermata della metropolitana Rogoredo fino al palazzo della BMW,
arrivati a destinazione una delegazione di Lavoratori ha incontrato il presidente della BMW Italia, il quale li ha informati dei motivi per cui la BMW Tedesca nella persona del responsabile dell'ufficio crisi ha deciso di sospendere le commesse produttive:
La BMW avendo una gestione dei componenti "just in time" non può pemettersi di avere problemi con i fornitori per evitare rischi di un fermo linea, all'inizio della crisi ha sostenuto la Maflow assumendo anche economicamente i rapporti con i fornitori essendo la società insolvente.

Nello stesso tempo ha chiesto al Managemet Maflow di costruire un piano industriale credibile per dare garanzie sulla continuazione dell'attività industriale.

Nel mese di settembre dopo tre mesi dall'insolvenza, la BMW ha fatto la scelta di ricercare un nuovo fornitore.

Ad oggi la Maflow potrà rientrare nel giro della BMW soltanto se nel prossimo incontro il management garantirà con della documentazione credible quanto richiesto.

Per la sopravvivenza dello stabilimento di Trezzano è fondamentale che il management costruisca quanto richiesto dalla BMW.
Le Lavoratrici e i Lavoratori sin da oggi inizieranno a fare pressione sui commissari affinchè questi preparino la vendita del gruppo nel minor tempo possibile.

giovedì 26 novembre 2009

Iniziative


Continuano le iniziative delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Maflow.

La prossima iniziativa ci sarà Venerdì 27 novembre (Domani) davanti la BMW Italia, per chiedere alla nota casa automobilistica di ripristinare le commesse produttive.
Concentramento alle 10.30 alla fermata della metropolitana ROGOREDO, da questo punto partirà un corteo fino al palazzo della BMW Italia.

Partenza:
· h.8.30/ 9.00 da i cancelli della Maflow
· 09.30 dalla metropolitana Bisceglie
· 10.30 ritrovo alla fermata ROGOREDO

Il corteo di domani ha un valore doppio, oltre che coinvolgere la BMW su i nostri problemi, rallenteremo il traffico sulla Via Emilia una strada molto trafficata.
Tutto questo dovrà portare la visibilità che stiamo cercando, per risolvere i nostri problemi di Lavoro.

LUNEDì ASSEMBLEA APERTA DALLE 10.00 ALLE 13.00.
INTERVERRANNO I POLITICI LOCALI, LE ISTITUZIONI, E LAVORATORI DI ALTRE REALTA’ IN CRISI.



Trezzano sul Naviglio 26 novembre 2009

martedì 24 novembre 2009

Tribunale


Continuano le iniziative delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Maflow, oggi si è presidiato il tribunale di Milano in occasione della prima udienza per l'accertamento dello stato passivo della società, purtroppo per problemi burocratici, sempre alle spalle dei Lavoratori, l'udienza è stata spostata al 20 gennaio 2010.

Venerdì 27 novembre nel pomeriggio, continueremo il nostro percorso di lotta con una manifestazione che parte dalla metropolitana rogoredo fino al palazzo della BMW, dove faremo un volantinaggio, e successivamente seguirà un incontro con i dirigenti della BMW Italia.

Per fare una manifestazione decente, abbiamo bisogno del massimo delle forze da parte dei Lavoratori.Il concentramento è alle 15 davanti la ditta e alle ore 16 a Rogoredo, San Donato Milanese. Fate girare, informate tutte le persone possibili.Info http://vogliamocontinuarealavorareallamaflow.blogspot.com/, chiedete l'amicizia su facebook di lavoratori maflow. Ciao a tutti, usate la lista maflow@googlegroups.com per le domande, e le adesioni.

domenica 22 novembre 2009

Manifestazione 20 novembre
















Ottima l'adesione alla manifestazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Maflow del giorno 20 novembre 2009, davanti al consolato tedesco per chiedere al console di intervenire sulla BMW per ristabilire le commesse produttive che inspiegabilmente ha sospeso nell'utimo mese alla Maflow, costringendo così i Lavoratori a lunghi periodi di cassa integrazione.
Il console ha ricevuto una delegazione di Lavoratori della Maflow, impegnandosi personalmente per chiedere maggiori informazioni ai dirigenti della BMW, auspicando una soluzione positiva nel brevissimo periodo.
I dipendenti della Maflow hanno dimostrato il massimo dell'unità e coesione tra i vari enti,uffici: logistica, amministrazione, produzione mai verificato nella quarantennale storia dello stabilimento.
Dimostrando che il diritto al lavoro e al reddito è un elemento principale nella vita di tutte le persone; questa esperienza è stata la prima iniziativa di un percorso di lotta che continuerà martedì 24 davanti il tribunale di milano alle ore 10.00, in occasione della prima udienza per la determinazione dello stato passivo della società Maflow; l'impegno maggiore sarebbe unificare la nostra lotta con le lotte dei nostri compagni di sventura in altre realtà, come L'Alcoa, la Manuli, l'Eutelia, Tenaris e..... nello stesso tempo prepararsi per un lungo periodo di resistenza, continuando con la massima unità d'intenti. Salario, Diritti, Dignità

mercoledì 18 novembre 2009

Incontro con il console

IL CONSOLATO TEDESCO HA DATO APPUNTAMENTO AD UNA DELEGAZIONE DELLA MAFLOW VENERDI 20 ALLE ORE 14.00.
IL PRESIDIO INIZIERA' ALLE ORE 12.00 CON CONCENTRAMENTO ALL'ESTERNO DELLA FERMATA METROPOLITANA MOSCOVA (LINEA VERDE)

martedì 17 novembre 2009

Lettera al Console Tedesco


Spett.le
Consolato Generale di Milano
via Solferino, 40
20121 Milano

att.ne Sig. Console Generale
fax nr. 026554213

Oggetto: Richiesta d'incontro

Con la presente Vi chiediamo un incontro per rappresentarVi i problemi posti alla Maflow di Trezzano dalla sospensione degli ordinativi BMW, con le conseguenze negative per i lavoratori.

La Maflow di Trezzano fa parte del gruppo Maflow con stabilimenti in varie parti del mondo, Polonia, Messico, Francia, Cina ecc... che costruisce tubi per condizionamento per auto e che è Leader mondiale nel settore.

Attualmente la Maflow si trova in amministrazione controllata, a partire da maggio di quest'anno, che si dovrebbe concludere con la vendita del gruppo a metà gennaio a un nuovo acquirente, fatto per i commissari stanno predisponendo i termini per la gara.

Nel frattempo la produzione è proceduta in modo regolare, rimanendo la BMW il principale cliente soprattutto per quanto riguarda lo stabilimento di Trezzano dove venivano prodotti i tubi di condizionamento per la Serie 1, la Serie 3 e per la Z4.

Inspiegabilmente la BMW ha comunicato la sospensione delle attività di fornitura, senza nessun motivo né tecnologico né di qualità del prodotto, mettendo così a rischio il futuro occupazionale dei 350 dipendenti tra operai e tecnici del sito produttivo.

Il giorno venerdì 20 novembre i dipendenti della Maflow terranno una manifestazione a Milano per portare all'attenzione di tutti i loro problemi ed in questa occasione chiediamo di incontrarVi con una delegazione di rappresentanti dei lavoratori.

In attesa di una Vs. conferma Vi porgiamo i ns. distinti saluti.

Milano 16.11.09


Fiom Cgil Rsu Maflow FlmUniti Cub
Scipioni Marcello Montagnoli Walter

0270602409 fax 0270602409
mail wmontagnoli@cub.it

lunedì 16 novembre 2009

Iniziative


Venerdì 20 novembre le Lavoratrici e i Lavoratori della Maflow terranno un presidio in via solferino,

davanti l'ambasciata Tedesca per chiedere un intervento del console sulla società BMW al fine di ripristinare gli ordini produttivi che a causa della crisi finanziaria causata da azionisti balordi, e responsabili operativi senza vergogna, BMW ha tolto la fiducia alla società Maflow con conseguente aumento del numero delle ore di cassa integrazione.

Concentramento in via Moscova ore 10.00.

info 3495107754, rsumaflow@gmail.com

venerdì 13 novembre 2009

Iniziative


La Maflow è una società multinazionale in amministrazione straordinaria .
Il gruppo ha accumulato circa 250 milioni di debiti; 140 milioni in Italia, in gran parte grazie ad una spericolata operazione finanziaria per cui il costo dell'acquisizione dalla Manuli da parte del fondo di privaty equity ILP è stato caricato sull'azienda acquistata; sommata ad una gestione discutibile da parte della dirigenza, ha portato alla situazione di grave crisi finanziaria.
In questo periodo tre commissari nominati dal ministero delle attività produttive stanno decidendo sulla sorte di 330 Lavoratori di Trezzano sul Naviglio (MI); circa 100 dipendenti di Ascoli piceno, circa 2000 Polacchi, più altri 1000 dipendenti tra Messico, Brasile, Cina, Spagna, Francia e piccole realtà sparse in tutto il mondo.

Lo stabilimento di Trezzano sul Naviglio (MI) è stato dichiarato maggiormente a rischio, in quanto:
1. il costo del Lavoro in Italia è più alto rispetto alla Polonia;
2. gli stabilimenti milanesi sono stati venduti ad una società immobiliare del gruppo Unicredit, che genera ulteriori aumento dei costi per il pagamento dell’affitto;
3. nell’ultimo periodo la BMW, principale cliente del sito italiano ha sospeso la maggior parte degli ordini produttivi, obbligandoci in cassa integrazione per lunghi periodi.
I Lavoratori di Trezzano sul Naviglio rivendicano il mantenimento delle attività produttive, non accettano gli ammortizzatori sociali, come risposta a questa crisi di natura finanziaria.

Chiediamo che le istituzioni, le forze politiche si attivino concretamente per sostenere i nostri obiettivi.

Chiediamo al console Tedesco un intervento specifico per ristabilire gli ordini BMW, che da oltre dieci anni regolarmente serviamo con ottimi standard qualitativi, come il rinomato marchio Tedesco ha preteso in questi anni.

A sostegno delle nostre rivendicazioni, e al fine di un coinvolgimento delle forze politiche e mediatiche, le Lavoratrici e i Lavoratori della Maflow parteciperanno:

1. Il 20 Novembre 2009 presidieranno il consolato Tedesco in via Solferino, con successivo incontro con il console Tedesco, per chiedere un intervento sulla BMW che con il suo atteggiamento mette a rischio il lavoro e il reddito di circa trecentotrenta lavoratori.
Concentramento in via Moscova alle H.10.00
2. Il 24 novembre presidieranno il tribunale in occasione della prima udienza per la determinazione dello stato passivo della Maflow.
3. Si organizzerà nel breve periodo un assemblea aperta alle istituzione, ai politici, al sindaco di Trezzano, ad altri lavoratori in crisi per sostenere la nostra lotta sociale.

Trezzano Sul Naviglio 13 Novembre 2009 BOZZA

mercoledì 11 novembre 2009

No ad accordi che prevedono licenziamenti alla Manuli

I Lavoratori della Maflow di Trezzano (MI) sono contro la proposta di chiusura sponsorizzta dalla triplice, e sostengono le Lavoratrici e i Lavoratori che difendono il posto di lavoro con la lotta, all'interno del presidio Manuli.
Soltanto una azione forte di contrasto può fermare l'avidità del capitalismo, nella specie della fam.Manuli, che già nel 2004 ha incassato oltre 140 milioni, di questi 90 milioni di euro di plusvalenze dalla vendita del ramo d'azienda Manuli Automotive, oggi Maflow, che grazie a quel operazione caricata totalmente sulle spalle dei Lavoratori, gli stessi oggi stanno subendo una procedura concorsuale, che potrebbe mettere fine alla trentennale storia del sito industriale milanese, spogliando le Lavoratrici e i Lavoratori del proprio reddito. Abbiamo messo il link del vostro sito sul nostro blog.http://vogliamocontinuarealavorareallamaflow.blogspot.com/
Asta la victoria siempre.

lunedì 9 novembre 2009

O.D.G. approvato in assemblea 09 novembre 2009

L’assemblea dei Lavoratori Maflow e Man servizi entrambe in amministrazione straordinaria, del giorno 09 novembre 2009, valutato il pessimo scenario economico e produttivo derivante da:
una mole di debiti contratti dalla società negli anni che dal 2004 con l’acquisizione del ramo d’azienda Manuli Automotive ad un prezzo di € 140milioni a fronte di una valutazione nei bilanci manuli rubber di €16milioni, più altre operazioni tutti a debito, come l’acquisto della multinazionale Codan del valore di quasi €10milioni con finanziamenti a lungo termine, fino alla vendita dei capannoni di Trezzano sul Naviglio nel 2007, ed altre operazioni finanziarie descritte nella relazione dei commissari fino ai primi mesi del 2008, tutte acquisizioni apparentemente scellerate, (ci riserveremo in futuro di fare un esposto alla magistratura per verificare la legittimità di queste operazioni), tutte operazioni che hanno caricato di debiti i bilanci della società Maflow.
La situazione produttiva, con il lento abbandono del principale cliente BMW, resta molto critica, per il proseguimento delle attività produttive nel prossimo futuro.

L’assemblea ritiene necessario autoconvocare un assemblea permanente, per valutare le novità che l’amministrazione straordinaria mette in atto per sanare questa situazione, e promuovere azioni di contrasto qualora si prevedano delle condizioni di svantaggio verso i dipendenti, nonché allacciare rapporti con altri Lavoratori in crisi per obbligare la scelte degli enti istituzionali, comune, provincia, regione, governo ed altri a salvaguardare tutti i posti di lavoro.
Il lavoro è un diritto ed un dovere di tutti i cittadini, garantito dalla costituzione all’art.1. L’italia è una repubblica fondata sul lavoro.
Il Lavoro, ed il reddito derivante dal lavoro consentono i dipendenti di essere emancipati socialmente ed avere una vita libera e dignitosa.
L’assemblea ritiene gli azionisti del fondo ilp i responsabili di questa situazione, e l’ing. Francione è stato il braccio che ha messo in atto questo atto criminoso verso i dipendenti e i creditori, pertanto riteniamo l’ing. Francione persona non gradita, e chiediamo il suo allontanamento immediato, altrimenti i lavoratori metteranno in campo azioni per evitare il suo ingresso in azienda.
L’assemblea permanente si riunirà nel presidio permanente davanti i cancelli della maflow.

Trezzano sul naviglio 09 novembre 2009
Approvato con:
voti favorevoli 280
voti contrari 11
astenuti 1

sabato 24 ottobre 2009

23 ottobre Sciopero del sindacalismo di base


Buona l'adesaflowione allo sciopero del sindacalismo di base alla M , considerando che, i Lavoratori hanno già fatto sacrifici economici a causa della riduzione del lavoro per cassaintegrazione. L'aumento del numero di ore di cassaintegrazione, e le continue chiusure di stabilimenti produttivi in tutta Italia, è un chiaro segnale che la crisi che hanno provocato i finanzieri e i bancarottieri, la sta pagando la classe dei Lavoratori.
Anche la vicenda Maflow è inserita in questa logica, operazioni finanziarie fumose fatte da un fantomatico fondo d'investimanto "ILP", ha portato la società sull'orlo di una bancarotta, che oggi si concretizza nella amministrazione straordinaria gestita da tre commisari nominati dalla politica per togliere le castagne dal fuoco ai sopracitati bancarottieri.Quali sono le operazioni che questi commissari mettono in campo per riportare la Maflow in condizioni "ottimali"?Taglio dei costi esasperato! i commissari spendono soldi soltanto per l'ordinaria amministrazione, tagliando ogni spesa sui servizi ai clienti, quali: progettazione, parte commerciale, tutto con i tempi della burocrazia lunghissimi.Nel frattempo i clienti si organizzano con altri fornitori, caso BMW, e quando i commissari riusciranno a vendere la Maflow anche se Trezzano S/naviglio sarà all'interno della vendita, chi ci comprerà non avrà altra scelta che tenerci in Cassa integrazione.Quale sarà la risposta dei Lavoratori? Depressione! perchè sono abituati a pensare di risolvere da soli i propri problemi.Bene e ora di cambiare l'atteggiamento.I problemi della classe dei Lavoratori devono diventare un problema sociale, se non abbiamo la forza economica di fare sciopero per non perdere una giornata di paga, allora perchè accettare di perdere il 50% dello stipendio in cassaintegrazione imposto da altri?La protesta di piazza dovrà essere sempre di più una scelta primaria se vogliamo che la crisi non la debba pagare soltanto la classe dei Lavoratori, ma dovranno pagarla anche le imprese che ad oggi stanno guadagnando più soldi delocalizzando il lavoro nei paesi dove il lavoro costa pochissimo. Una ventina di Lavoratori della Maflow ha iniziato questo percorso, forse saremo pochi...ma è solo l'inizio.

giovedì 24 settembre 2009

Solidarietà ai Lavoratori della Metalli preziosi, e Lares

La RSU della Maflow in amministrazione straordinaria di Trezzano sul Naviglio,
esprime la propria solidarietà alle Lavoratrici e ai Lavoratori in lotta della Metalli Preziosi e Lares,
sia con questo comunicato sia appoggiando le iniziative che riterrete mettere in campo per evitare la chiusura dei vostri stabilimenti.
La RSU Maflow ritiene la vostra lotta, una lotta di tutti i Lavoratori di tutte le realtà produttive.
La vostra esperienza, come quella della INNSE, della ESAB, della Manuli ad Ascoli, l'Alcatel di Battipaglia ed altre tantissime crisi di aziende silenziose dovranno essere per noi un insegnamento per affrontare la nostra crisi nel migliore dei modi, evitando se possibile gesti di estrema disperazione come il vostro.
La vostra esperienza dovrà insegnare ai Lavoratori della Maflow e MAN Servizi che la risoluzione individuale della problema è una soluzione fallimentare, per uscire fuori da questa crisi dovremmo fare unità di lotta a tutti i livelli senza distinzioni, operai- impiegati, uomo-donna; bianchi - neri;
Probabilmente anche il sindacato dovrebbe fare un passo in avanti per evitare queste spaccature, ma evidentemente è chiedere troppo.
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha gia perso!
RSU
Maflow
Una copia di questo comunicato lo troverete sul blog

martedì 22 settembre 2009

Comunicato sindacale


Il giorno 21 settembre 2009 si è tenuto un incontro tra le OOSS e la direzione della Maflow in AS, per avere informazioni e fare le opportune valutazioni sullo stato della procedura straordinaria.
Le rappresentanze sindacali già nelle prime battute hanno espresso preoccupazione per il futuro della Maflow, segnalando come questa situazione se portata avanti nel tempo possa minare la fiducia dei clienti, e nello stesso tempo questa condizione di scarsa liquidità possa bloccare investimenti su progetti futuri, (BMW, Mercedes) che limiterà le possibilità di lavoro nei prossimi anni, facendo trovare impreparata la Maflow in un eventuale ripartenza del settore auto.
La Direzione della Maflow in As rappresentata da un consulente dei commissari, supportato dal responsabile risorse umane ed il direttore di stabilimento, ha dato notizie sulle ultime novità della procedura:
nella scorsa settimana i commissari hanno richiesto ad alcune società “due diligence” società che attraverso indagini, sia patrimoniali che di mercato, fanno valutazioni al fine della vendita, di fare dei preventivi per valutare il gruppo Maflow.
Successivamente il gruppo Maflow verrà valutato e con la collaborazione del commissario polacco si procederà alla vendita.
Per quanto riguarda i tempi per la conclusione dell’operazione la direzione non ha dato scadenze definite.
La criticità con il commissario polacco, sembra sia stata per il momento superata.
Nel dibattito è emerso la situazione della Man servizi, che attualmente si trova in una grave crisi di liquidità, sembra che se la società polacca non versa una parte delle sue spettanze le Lavoratrici e i Lavoratori rischiano di non percepire lo stipendio a fine mese, la RSU ha chiesto che si continui con parità di trattamento tra dipendenti Man e Maflow.
Per la società Man, dal mese di agosto è stata richiesta al tribunale di Torino, dove la società ha sede legale, la possibilità di essere attratta nella procedura di Amministrazione straordinaria della Maflow.
Nell’ultimo periodo hanno lasciato il gruppo Maflow otto dirigenti su diciotto, per gli altri è stato ridimensionato lo stipendio.

Le OOSS ritengono la necessità di accelerare il processo di vendita del gruppo mantenendo invariati i livelli occupazionali, e a tal fine si stanno attivando per richiedere un incontro presso il ministero delle attività produttive, contestualmente fare una valutazione del documento che i commissari presenteranno entro la fine del mese.

Trezzano sul Naviglio 22 settembre 2009
RSU

sabato 12 settembre 2009

FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

12/09/2009 3.18

La Maflow è in liquidazione dal 06 aprile 2009; il tribunale di Milano l’11 maggio 2009 ha dichiarato lo stato d’insolvenza delle società Italiana e Polacca, ed ha disposto la possibilità di poter accedere alla Prodi Bis ( amministrazione straordinaria).
È seguita una fase giudiziale in cui sono stati nominati tre commissari, in un primo tempo con compiti di verifica e controllo, successivamente sono subentrati con compiti di gestione dell’ azienda.
La prima fase della gestione è stata affidata al liquidatore Dott. La Croce.

A metà luglio i commissari hanno preparato e presentato una relazione in cui davano parere favorevole all’accoglimento delle società in Amministrazione Straordinaria (AS).
Il 30 luglio il giudice in camera di consiglio ammette le due società del gruppo in AS la società italiana senza osservazioni, per la società polacca la Bank Handlowy ha presentato osservazioni.
[1]Nonostante quanto riferito, il giudice ammette le società in AS sulla base di una legge europea. In Polonia nasce il problema in quanto il commissario (sindic) nominato dal tribunale di Varsavia applica una legislazione diversa (liquidazione fallimentare), da quella disposta dal Tribunale di Milano.
La prima attività del sindic è stata quella di cacciare fuori dagli stabilimenti polacchi tutti i dipendenti Italiani, li ha sostituiti con altri consulenti polacchi,
Vero che a tutti i dirigenti sono stati ridotti gli stipendi, ma con tutti i consulenti italiani e polacchi, secondo me i costi sono aumentati! Sic!!
Successivamente il sindic ha intrapreso trattative con clienti, fornitori possibili compratori per dismettere gli stabilimenti, al fine di poter restituire i crediti, vantati dai fornitori e banche, Questa condizione ha messo in serio pericolo la continuazione dell’attività produttiva per l’intero gruppo.
Sembra che tramite mediazioni internazionali, addirittura la presidenza del consiglio attraverso Gianni Letta, hanno attivato il console italiano in Polonia per evitare che il sindic vendesse la società.
A quanto mi risulta il giudice polacco ha bloccato temporaneamente la vendita, ma la gestione resta in capo al sindic.
Tralasciamo un attimo la questione polacca per ritornare in Italia è la nostra AS.
Secondo la legge 270/1999 i commissari nominati per la gestione straordinaria, dopo 60 giorni dovranno presentare una relazione al ministero delle attività produttive e al giudice in cui dovranno scrivere come e in quali modalità intenderanno procedere per il risanamento delle società in AS, la legge ha individuato due possibili soluzioni:
1. La vendita
2. la ristrutturazione
Nel primo caso la procedura dura un anno, nel secondo caso la procedura dura due anni,
Premesso che i commisari hanno già indicato nella relazione che l’unica soluzione di continuità per questa azienda resta la vendita e tra l’altro riconfermato dal Tribunale di Milano nella sentenza del 30 luglio, che v’invito a leggere la trovate sul blog http://vogliamocontinuarealavorareallamaflow.blogspot.com/
Il Tribunale di Milano ritiene sussiste il requisito previsto dall’art.27 comma 2 lettera a,d,lgs. N. 270/1999, in quanto sussistono concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività imprenditoriali, attraverso la cessione dei complessi aziendali, sulla base di un programma di prosecuzione dell’esercizio dell’impresa di durata non superiore ad un anno.
Secondo i commissari, la continuità dell’attività produttiva potrebbe aumentare le possibilità di successo delle operazioni di dismissione, in abbinamento ad un imprescindibile intervento di taglio dei costi e per quanto possibile, di incremento del fatturato. Allo stesso tempo i commissari hanno sottolineato l’esigenza di definire la dismissione dei complessi aziendali in tempi molto brevi, dato che in questo frangente la prosecuzione dell’attività d’impresa genera delle perdite ed è concreto il rischio che la società non disponga delle risorse necessarie per la copertura del correlato fabbisogno finanziario.

Con questa premessa quali i possibili scenari futuri?
Secondo me le ipotesi sono le seguenti:
a. Escludo il caso ristrutturazione
b. I tempi sono talmente brevi che i commissari venderanno il gruppo così come lo conosciamo, o con aggiustamenti a livello di organizzazione;
c. I tempi sono talmente brevi che i commissari venderanno il gruppo inteso come complesso di beni immobili e attrezzature, e trasferisce nella nuova società soltanto una parte del personale. ( Modello Alitalia) chi resta in Maflow segue il fallimento con CIGS e Mobilità;
d. Esiste già un compratore che in qualche modo resterà dietro le quinte per far si che i commissari applichino i tagli previsti, quest’ipotesi prevede che i commissari resteranno fino a gennaio febbraio.

Tutte le ipotesi che prevedono tagli del personale, prevedono una chiusura dello stabilimento di Trezzano nel breve periodo, in quanto secondo me sotto la soglia dei trecento dipendenti il sito di Trezzano con i 14000 metri quadri non ammortizza i costi dell’immobile, quindi facilmente si potrà prevedere in futuro un trasloco di tutte le attività, che significa chiusura, questo deve portarci tutti sulla stessa barca.


Quale strategia adottare per mantenere lo stabilimento di Trezzano S/Naviglio e Ascoli in attività?
Almeno una volta nella vita dovremmo unirci tutti i Lavoratori, creare un gruppo di lavoro, fatto da operai, impiegati e anche qualche dirigente ( no Frangione) che sulla base dei documenti presentati dai commissari, dovremmo costruire un piano industriale alternativo, che dovrà obbligare i commissari e soprattutto a chi compra a dover reinvestire in Italia, questa e la nostra unica possibilità di salvezza, la lotta va fatta con delle proposte, magari porterà meno utili ma dobbiamo essere pronti, e organizzati.
La lotta sindacale devono essere fatte per obbligare a chi compra che esiste un piano industriale alternativo, e anche se è meno conveniente per il nuovo compratore, la nostra lotta renderà molto più costoso il piano industriale del compratore, questo deve essere obbligato ad accettare un piano serio alternativo che è il nostro, gli facciamo fare anche la figura del buon samaritano.
Le lotte servono in questa fase, perché tanti focolai: INNSE, Manuli, Esab, Alcatel e tante altre dovranno far riflettere chi ci governa ma anche chi va a votare, che l’economia del mondo non può essere lasciata in mano alle imprese private perché queste mettono al primo posto il lucro, l’utile, è logico che chiudono gli stabilimenti dove la manodopera costa e aprono stabilimenti negli stati dove si risparmia, quindi si guadagna di più.
Uno Stato equo ha caratteristiche di mutualità e solidarietà.
Conclusione:
Nel mese di settembre anche i dipendenti della Man servizi dovrebbero entrare in As, di fatto oggi tutti i dipendenti legati ad attività di progettazione stanno bivaccando, in quando l’industria automobilistica un po’ a causa della crisi del mercato, molto per la scarsa fiducia che questa situazione possa avere dei risvolti positivi, hanno tolto alla Maflow alcuni progetti già avviati, e non ne arrivano di nuovi; sarà superfluo scrivere che senza progetti futuri significherà senza produzioni negli anni che seguiranno.
Proposta
Organizziamo al più presto un gruppo di lavoro che costituisca un piano industriale alternativo e anche che abbia un certo senso, parlando con alcuni dipendenti della Man, so che era già stato proposto una roba del genere nel 2003, ma non è stato preso in considerazione, secondo me mancava l’appoggio di qualcuno quello giusto, adesso previo verifica potremmo farlo nostro e sponsorizzarlo, magari con delle piccole modifiche! settimana prossima per sabato organizziamo un assemblea per chi è interessato a partecipare nella sede della cub in via Odazio ang. Via Apuli Milano, da questa base deve nascere un nostro progetto.
[1] Fonte un Commissario

domenica 9 agosto 2009

LAVORATORI IN LOTTA

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DELLA MANULI AD ASCOLI E DELLA INNSE A MILANO CHE STANNO LOTTANDO CONTRO L'AVIDITA' DEI PADRONI, CHE PER FARE PIU' SOLDI NON ESITANO A LICENZIARE I LAVORATORI CHE DA OLTRE TRENT'ANNI LI HANNO FATTI ARRICCHIRE CON IL PROPRIO LAVORO.
QUESTE LOTTE DOVRANNO INSEGNARCI LE AZIONI CHE DOVREMMO INTRAPRENDERE AD OTTOBRE NELL'EVENTUALITA' CHE I COMMISSARI VOLESSERO LASCIARE A CASA I LAVORATORI DELLA MAFLOW.
NOI SIAMO LA SOLUZIONE ALLA CRISI ECONOMICA!!!

lunedì 13 luglio 2009


R.S.U.
MAFLOW
Direzione Maflow S.p.A
Spett.liCommissari Giudiziali
Avv. Stefano Coen
Avv. Francesco Pensato
Avv. Vincenzo Sanasi D’Arpe
P.C. I Lavoratori della Maflow S.p.A.

Oggetto: Cassa integrazione straordinaria

In merito alla Vostra del 08 luglio 2009, da noi ricevuta 13 luglio 2009, chiediamo un incontro urgente per valutare quanto in essa contenuta.

Approfittiamo dell’occasione per formalizzare l’impegno preso nell’incontro del 09 luglio 2009 in merito al pagamento dei ratei della quattordicesima relativa alla gestione ante dichiarazione stato d’insolvenza.

In attesa di una Vostra sollecita convocazione porgiamo distinti saluti.

Trezzano Sul Naviglio 13 luglio 2009

RSU

giovedì 9 luglio 2009

incontro del 09 luglio 2009

COMUNICATO SINDACALE

Si è tenuto oggi l’incontro tra la RSU, la direzione aziendale, ed un consulente dei commissari, il quale nel prossimo futuro dovrebbe mantenere i rapporti con le RSU, mantenendo il rispetto delle gerarchie aziendali.

In merito alle richieste fatte dai Lavoratori, sottoposte dalla RSU alla direzione che di seguito riportiamo:
· Pagamento 14ma mensilità,
· Rimborso 730
· Ferie
La rsu ha avuto le seguenti risposte:

La maflow in questi giorni è in attesa che il giudice con il ministero delle attivitè produttive approvi l’amministrazione straordinaria, successivamente i poteri passeranno nelle mani dei commissari, i quali hanno già dato parere favorevole sul pagamento della 14ma mensilità, resta da definire la modalità di pagamento scaglionata in massimo 4 rate.


Rimborso Irpef, la decisione è vincolata dai poteri esecutivi dei commissari, e ad una disponibilità economica, che verrà verificata nei prossimi giorni.

Ferie: Fermo restando che la direzione ha confermato la validità del comunicato aziendale in cui dichiarava che le ferie precedenti al 11 maggio sono fruibili, non liquidabili.
Nel mese di agosto l’intenzione aziendale è quella di effettuare una settimana di cigs per tutti i lavoratori allo scopo di ridurre i costi.

Per la questione MAN, sembra che non entrerà in Prodi bis, quindi le Lavoratrici e i Lavoratori teoricamente non avranno gli stessi problemi dei colleghi maflow, fermo restando eventuali limitazioni di copertura economica.

Siamo in attesa di ricevere comunicazione di apertura CIGS, successivamente si organizzerà un assemblea per fare le dovute considerazioni

Trezzano sul Naviglio 09/07/2009

RSU

venerdì 26 giugno 2009

Incontro con il sindaco di trezzano sul Naviglio

Ieri 25 giugno 2009 la RSU composta da Antonio Luongo, Donato Lagrasta, Del Vecchio Lorenzo, Massimo Lettieri, con i funzionari Ranzini fiom, Montrone Uilm, e Walter Montagnoli della CUB, hanno avuto un incontro con l sindaco Dott.sa Scundi e l'assessore alle attività economiche Sig. Napoletano di Trezzano sul Naviglio, per valutare la situazione della Maflow per quanto riguarda l'occupazione.
Montagnoli ha introdotto la situazione della Maflow, spiegando il rischio reale che l'occupazione possa ridursi per l'effetto del costo del lavoro che in Italia è più alto rispetto agli stabilimenti Polacchi.
Le RSU hanno informato il sindaco la volontà di non voler pagare con la riduzione del personale il prezzo di una crisi che è nata da investimenti sbagliati, non per colpa dei Lavoratori, che hanno sempre fatto il proprio dovere.
Il nostro stabilimento e l'esperienza dei Lavoratori con una storia trentennale in un certo senso è sempre stato il motore del gruppo, con l'esperienza e anche finanziariamente, che con la vendita dei capannoni e il trasloco dei macchinari si è costruito è finanziato il gruppo che oggi conosciamo.

Il Sindaco ci ha informati che nei giorno scorsi ha incontrato il gruppo dirigente della Maflow, i quali hanno esposto la situazione aziendale, e hanno riferito che la soluzione della amministrazione straordinaria ( per tutto il gruppo! anche il sindaco conosceva questa versione) e una scelta condivisa con le organizzazioni sindacali, soltanto la CUB si era opposta, con presidi e bandiere.
Questa ennesima bugia è stata subito smentita da tutte le organizzazioni sindacali presenti al tavolo, e la fiom ha addiritura scritto una lettera alla direzone, e al sindaco.
Ci teniamo a ribadire che le organizzazioni sindacali sono unite nel bocciare qualsiasi azione aziendale che voglia ridurre il personale. L'incontro si è concluso con l'impegno da parte del sindaco di organizzare al più presto due tavoli di discussione uno con la Regione Lombardia, l'altro con i commissari europei impegati nella commissione Lavoro. Questi incontri si terranno al più presto nel mese di luglio, per chiedere aiuto a tutte le istituzioni che dovranno sostenerci nell'incontro con il ministero delle attività produttive che faremo a Roma.
Chiediamo ai Lavoratori di non alimentare le divisioni tra i sindacati in questa fase, è logico che delle differenze di vedute possono esserci, ma il fine di tutti e la salvaguardia di ogni posto di lavoro.
La crisi l'hanno creata i dirigenti che se la paghino loro.

giovedì 25 giugno 2009

Istituzioni vicino ai Lavoratori

Maflow, anche le istituzioni in campo per un salvataggio difficile
Incontro con il sindaco di Trezzano con le rappresentanze sindacali. Possibile creazione di un tavolo di parlamentari europei per contrastare i licenziamenti dei lavoratori.

TREZZANO S.N. (MILANO) 25 giugno 2009. E’ di stamane l’incontro delle rappresentanze sindacali, e delle organizzazioni sindacali FLMUniti-CUB in testa, con il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Daniela Scundi, le quali hanno prospettato la drammatica situazione in cui versa da tempo la Maflow.

Un’incontro propositivo, che ha visto la richiesta di attivare i rappresentanti della regione Lombardia a essere presenti al prossimo incontro a Roma con il Ministro delle Attività Produttive, che vede l’obiettivo di far accogliere il piano proposto dal commissario straordinario attraverso la gestione commissariale.

Il sindaco ha proposto la costituzione un tavolo di lavoro ad hoc formato da parlamentari europei eletti sul territorio, considerato che la Maflow è una multinazionale con sedi in diversi paesi.

Per la cronaca, nei giorni scorsi la Rsu di quest’azienda, insieme alle organizzazioni sindacali, ha incontrato i commissari straordinari nominati dal tribunale, che hanno annunciato che la gestione commissariale straordinaria sta operando per portare a buon fine la procedura in atto, e rimettere l’azienda sul mercato alla ricerca di un nuovo acquirente.

Successivamente, durante l’assemblea del 15 giugno i lavoratori hanno comunque confermato di non essere disponibili ad accettare licenziamenti, e che si batteranno in tutti i modi per impedire tagli all’occupazione mediante cassa integrazione straordinaria e mobilità.

Il grave rischio concreto connesso al possibile fallimento è quello di un forte attacco all’occupazione, in particolare mettendo in discussione il sito di Trezzano.
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Alex Miozzi - Responsabile comunicazione Confederazione Unitaria di Base
V.le Lombardia, 20 - 20131 Milano - Mobile 346... - Tel. 02 ... - Fax 02 70602409
ufficiostampa@cub.it
www.cub.it
Canale CUB Video:
http://www.youtube.com/user/CUBvideo

lunedì 22 giugno 2009

COMUNICATO SINDACALE



NO AI LICENZIAMENTI

Nei giorni scorsi la RSU della Maflow unitamente alle organizzazioni sindacali ha avuto un incontro con i commissari straordinari, nominati dal tribunale e i dirigenti dell’azienda nel corso del quale ci è stato comunicato che la gestione commissariale sta operando per portare a buon fine la procedura e per mettere sul mercato l’azienda trovando un acquirente.

Il rischio concreto che si corre è quello di un forte attacco all’occupazione in particolare mettendo in discussione il sito di Trezzano.

L’assemblea del 15 giugno ha confermato la volontà di tutti che i lavoratori sono assolutamente indisponibili ad accettare i licenziamenti e che si batteranno in tutti i modi per impedire tagli occupazionali mediante cassa straordinaria e mobilità.

Per contrastare questi processi la RSU e le OO.SS. hanno deciso di attivare tutte le iniziative possibili anche nei confronti delle istituzioni: Comune, Provincia, Regione e Ministero delle Attività Produttive chiedendo incontri a questi soggetti, oltre che con la mobilitazione in tutti i siti produttivi della Maflow.

Milano 22.06.09

La RSU
FLMUniti CUB
FIOM CGIL
UILM UIL

martedì 16 giugno 2009

COMUNICAZIONE URGENTE MASSIMA MOBILITAZIONE

Diverse fonti hanno comunicato che settimana prossima la rsu riceverà comunicazioni.Qualcuno ipotizza una procedura di mobilità, non si sa ancora di quale entità.Io ritornerò presto dalle vacanze, nel frattempo massima agitazione.Dobbiamo bloccare ogni forma di riduzione del personale, la crisi l'hanno provocata loro noi siamo delle vittime.Che se la paghino loro la loro crisi.
Massimo

domenica 7 giugno 2009

MAFLOW IN AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA

La Maflow ha richiesto l'ammissione all'amministrazione straordinaria sulla base della legge ex Prodi bis modificata per l'Alitalia, ed stata concessa dal tribunale di Milano il 10 maggio 2009, per gli stabilimenti Italiani, Polacchi e Danesi.
Il gruppo ha accumulato circa 250 milioni di debiti; 140 milioni in Italia, in gran parte grazie ad una spericolata operazione finanziaria per cui il costo dell'acquisizione dalla Manuli da parte del fondo di privaty equity ILP è stato caricato sull'azienda acquistata; sommata ad una gestione discutibile da parte della dirigenza, ha portato alla situazione di grave crisi finanziaria.
In questo periodo tre commissari nominati dal ministero delle attività produttive stanno decidendo sulla sorte di 300 Lavoratori di Trezzano sul Naviglio (MI); circa 100 dipendenti di Ascoli piceno, circa 2000 Polacchi, più altri 1000 dipendenti tra Messico, Brasile, Cina, Spagna, Francia e piccole realtà sparse in tutto il mondo.
Lo stabilimento di Trezzano è stato dichiarato maggiormente a rischio, in quanto il costo del Lavoro in Italia è più alto rispetto alla Polonia.
I Lavoratori di Trezzano seguiranno la vicenda con la massima Attenzione e partecipazione visto che è in gioco il loro futuro e si batteranno con tutta la determinazione necessaria per difendere il loro posto di Lavoro e il sito produttivo sulla quale operano, ed attiveranno tutte le forme di mobilitazioni che riterranno necessarie per perseguire questo obiettivo.
Milano 03- 06 2009

mercoledì 15 aprile 2009

Presidio alla Maflow


Presidio alla Maflow di Trezzano sul Naviglio - una situazione aziendale drammatica, accompagnata da una trattativa caratterizzata da scarsa chiarezza, ha costretto i lavoratori alla mobilitazione di quest’oggi.

comunicato stampa
Una situazione aziendale drammatica, accompagnata da una trattativa caratterizzata da scarsa chiarezza, ha costretto i lavoratori alla mobilitazione di quest’oggi.Stamane presidio alla Maflow di Trezzano sul NaviglioLa direzione dell’azienda produttrice di tubi per condizionatori, nonostante sia sull’orlo della chiusura, cerca di dissimulare la crisi. FLMUniti-CUB, firmataria dell’accordo sulla cassa integrazione, rivendica il diritto al lavoro e al rilancio dello stabilimento, anche con nuovi investitori.Continua la telenovela presso la Maflow di Trezzano sul Naviglio. Quest’oggi una sessantina di lavoratori hanno organizzato un presidio davanti alle porte dello stabilimento dell’hinterland milanese per rivendicare il diritto al lavoro.“FLMUniti-CUB ha responsabilmente firmato un accordo che prevede 13 settimane di cassa integrazione ordinaria” afferma Massimo Lettieri. “In questi ultimi cinque anni la direzione ci ha raccontato che per restare competitivi sul mercato si doveva delocalizzare, e così hanno svuotato lo stabilimento, portando le macchine in Polonia e vendendo i capannoni. E adesso siamo alla liquidazione.”Ricordiamo che in quest’ultimo periodo questa azienda ha utilizzato il sistema della cassa integrazione come se fosse il lavoro a chiamata.“Quest’ultima sortita è solo un tirare a campare senza garanzie.” continua Lettieri “La nostra proposta invece è quella di incontrare quanto prima il liquidatore, per conoscere la reale situazione dell’azienda, e fare in modo che possa subentrare al più presto un nuovo investitore.” Milano 15 aprile 2009
CUB - Confederazione Unitaria di Base- Sede Nazionale: Milano Viale Lombardia 20 - tel.02 70631804 fax. 02 70602409- e mail cub.nazionale@tiscali.it
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