mercoledì 15 aprile 2009

Presidio alla Maflow


Presidio alla Maflow di Trezzano sul Naviglio - una situazione aziendale drammatica, accompagnata da una trattativa caratterizzata da scarsa chiarezza, ha costretto i lavoratori alla mobilitazione di quest’oggi.

comunicato stampa
Una situazione aziendale drammatica, accompagnata da una trattativa caratterizzata da scarsa chiarezza, ha costretto i lavoratori alla mobilitazione di quest’oggi.Stamane presidio alla Maflow di Trezzano sul NaviglioLa direzione dell’azienda produttrice di tubi per condizionatori, nonostante sia sull’orlo della chiusura, cerca di dissimulare la crisi. FLMUniti-CUB, firmataria dell’accordo sulla cassa integrazione, rivendica il diritto al lavoro e al rilancio dello stabilimento, anche con nuovi investitori.Continua la telenovela presso la Maflow di Trezzano sul Naviglio. Quest’oggi una sessantina di lavoratori hanno organizzato un presidio davanti alle porte dello stabilimento dell’hinterland milanese per rivendicare il diritto al lavoro.“FLMUniti-CUB ha responsabilmente firmato un accordo che prevede 13 settimane di cassa integrazione ordinaria” afferma Massimo Lettieri. “In questi ultimi cinque anni la direzione ci ha raccontato che per restare competitivi sul mercato si doveva delocalizzare, e così hanno svuotato lo stabilimento, portando le macchine in Polonia e vendendo i capannoni. E adesso siamo alla liquidazione.”Ricordiamo che in quest’ultimo periodo questa azienda ha utilizzato il sistema della cassa integrazione come se fosse il lavoro a chiamata.“Quest’ultima sortita è solo un tirare a campare senza garanzie.” continua Lettieri “La nostra proposta invece è quella di incontrare quanto prima il liquidatore, per conoscere la reale situazione dell’azienda, e fare in modo che possa subentrare al più presto un nuovo investitore.” Milano 15 aprile 2009
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