domenica 16 ottobre 2011

Lavorator@ Maflow indignati



I Lavorari Maflow riunitisi in assemblea il 13 ottobre presso l'oratorio per valutare lo stato della vertenza, hanno deciso di partecipare e sostenere lo sciopero indetto dei colleghi in forza alla Maflow Brs per martedì 18, con presidio in via Filzi davanti il Palazzo della regione lombardia, in occasione del primo consiglio regionale dopo le ferie di estive. Le motivazioni restano la continuazione dei Lavori del tavolo tecnico sul settore automotive iniziato in Luglio, allargando la protesta e iniziando un percorso sulla questione del Welfare regionale, quindi i finanziamenti alla cassa integrazione in deroga, che potrebbe interessare i cass'integrati della Maflow ma anche a tanti altri Lavorator@ che attualmente lavorano in quei settori in cui non è previsto il paracadute dell'ammortizzatore sociale come la cassa integrazione.
L'assemblea ha deciso di finanziare la protesta degli indignati versando dal fondo ero 350 per il trasporto dei manifestanti verso Roma, e di solidarizzare ( anche con un contributo di euro 150,00) con i Lavorator@ della Jabil anch'essi in lotta in presidio permanente contro la volontà di chiusura dello stabilimento a Cassina de Pecchi.
Per tutti appuntamento alle ore 07.30 davanti i cancelli della Maflow il giorno martedì 18 ottobre. in alternativa 8.20 a Bisceglie o alle 9 in via Filzi.
Noi la crisi non dobbiamo pagarla, ma farla pagare a chi l'ha provocata. Governi, banche e padronato

venerdì 25 marzo 2011

Presidio in regione


da Lavoratori Maflow il giorno venerdì 25 marzo 2011

Mercoledì 30 marzo presidio in regione Lombardia:

  1. per sollecitare la firma del decreto di cassa integrazione da parte del ministero del lavoro che permette l'INPS il pagamento del sussidio di cigs ai Lavoratori.
  2. per chiedere alle istituzioni di intervenire sull'imprenditore polacco che a tutt'oggi non rispetta gli impegni presi a roma il 12 agosto.

ritrovo 9,15 in maflow, 9.30 a bisceglie, h10.0 concentramento a MM Gioia

Importante....Massima Adesione. fate girare


sabato 26 febbraio 2011

Maflow

MAFLOW: I CARABINIERI TENTANO DI SFONDARE IL PICCHETTO PER FAR ENTRARE DIRIGENTI E CRUMIRI: RESPINTI !!

pubblicata da Gigi Malabarba il giorno venerdì 25 febbraio 2011 alle ore 13.09


E' successo stamattina durante lo sciopero di 8 ore proclamato dalla RSU

La ripresa della mobilitazione alla Maflow ha 'infastidito' non poco la direzione aziendale, quella del padrone polacco, che ha fatto sapere di non tollerare le iniziative di denuncia della BMW (presidio del consolato tedesco e delle filiali di vendita), per cui ha cercato di ostacolare la partecipazione degli interni (sono 79 gli assunti su 300) alle manifestazioni, non accogliendo la proposta di tornare a lavorare tutti come prima sul primo turno almeno per un giorno la settimana, per facilitare appunto la partecipazione congiunta di cassintegrati e dipendenti in forza alle manifestazioni.

La Rsu ha deciso insieme al Comitato dei cassintegrati 8 ore di sciopero con blocco dei cancelli. Alle 7 erano presenti molti lavoratori Maflow, aiutati da compagni del Coordinamento Uniti contro la crisi, di Sinistra Critica e operai della Novaceta. La presenza di alcuni crumiri, aizzati dai dirigenti aziendali, ha ottenuto una carica dei carabinieri verso le 10.30, che è stata efficacemente contrastata dai lavoratori e dalle lavoratrici. Una trattativa si è aperta al momento dell'avvio di una seconda carica, data la determinazione dei lavoratori a non desistere ('Venite a manganellarci, siamo qui, non ce ne andremo' si gridava dai cancelli): nessun operaio quindi ha varcato i cancelli e quando i lavoratori si sono diretti a presidiare la BMW in centro a Milano, al più solo qualche dirigente e impiegato addetto ai bonifici per i dipendenti avrebbe potuto accedere agli uffici: un successo, quindi, pur in condizioni di estrema debolezza.

E' evidente che esiste una contraddizione con i lavoratori oggi in forza, scelti dal nuovo padrone quasi esclusivamente tra i crumiri storici e tra chi non ha partecipato alla lotta dello scorso anno, e per scuoterli dalla 'passività' si è dovuti passare a un'azione più radicale. Il posto di lavoro è infatti in pericolo per tutti, sia per chi è dentro sia per chi è fuori, dato che l'azienda multinazionale -com'era prevedibile- non sta portando il lavoro nello stabilimento di Trezzano.

Bisogna faticosamente riportare tutti alla lotta per riottenere le commesse da parte dei committenti, a partire da BMW (che copriva l'85% dell'attività): e quelli più recalcitranti devono essere 'convinti' della necessità di essere uniti.

Bravi i lavoratori e le lavoratrici della Maflow che resistono!

· · Condividi
  • A te, Stefano Mensio, Enzo Ganci, Mariarosa Missaglia e altri 8 piace questo elemento.
    • Massimo Lettieri
      Gigi bellissimo contributo, un analisi fatta da chi ha partecipato assiduamente alla lotta Maflow, ma comunque da esterno, non da dipendente.
      la tua analisi dovrebbe far riflettere quanti lavoratori hanno creduto nella lotta e adesso per delusione (motivata) hanno abbandonato.
      La direzione non ha mai smesso di lottare, pure quando ha preparato le liste aveva in mente il suo percorso di lotta contro i Lavoratori!!

lunedì 21 febbraio 2011

Presidio


Venerdì 25 febbraio nuovo presidio dei Lavoratori della Maflow, Per portare la vertenza nelle strade della città. Dopo l'accordo del 12 Agosto i Lavoratori sono stati scaricati da tutti i soggetti presenti al tavolo, istituzioni a tutti i livelli: ministero, regione, provincia,e comune.
Boristzew continua il percorso di smantellamento del sito Milanese. I commissari lente lumache burocratiche.
Contro questo totale disinteresse, le Lavoratrici e i Lavoratori della Maflow scenderanno in piazza venerdì.
Appuntamenti.: 12,30 davanti i cancelli della Maflow; h. 13,15 Bisceglie; h. 14.00 ritrovo metropolitana Sant'Ambrogio.

sabato 12 febbraio 2011

Presidio dei lavoratori Maflow
Strappata promessa dialogo

Dipendenti da Trezzano a Milano, il console tedesco si è impegnato di aiutarli. I metalmeccanici: "Il diplomatico cercherà di fissarci un incontro con la multinazionale"



maflow
maflow

Trezzano sul Naviglio, 12 febbraio 2011 - Sono tornati a far sentire la loro voce i lavoratori dello stabilimento Maflow di Trezzano sul Naviglio, ieri a Milano, dopo l’acquisto del gruppo da parte di un magnate tedesco, diventato Maflow Brs. Ieri pomeriggio, in un presidio a più riprese, i metalmeccanici trezzanesi hanno manifestato sia davanti al consolato tedesco che a poche centinaia di metri di distanza, sotto la sede dell’ufficio dei commissari straordinari che hanno seguito le varie fasi della liquidazione dell’azienda, leader nella produzioni di componenti per automobili. "Nel corso dell’incontro di agosto, tutte le istituzioni coinvolte, dal Ministero alla Regione, per proseguire con Provincia e Comune, avevano dichiarato il massimo impegno per aiutare il sito trezzanese a ripartire e permettere al nuovo imprenditore di riassorbire, come da programma, tutta la forza lavoro – spiega Massimo Lettieri, della Cub –. A mesi di distanza, però, nulla si è mosso e la situazione è drammatica. Se continua così, scaduti i termini della Prodi–bis, rischiamo la chiusura". Proprio per evitare questo e cercare di far tornare l’azienda agli splendori di un tempo, una delegazione di lavoratori ha manifestato sotto il consolato di Germania. Obiettivo: tornare a produrre pezzi Bmw. "Il nostro obiettivo è quello di sollecitare Bmw, il colosso tedesco, a riportare la produzione di alcune componenti in Italia e precisamente nello stabilimento di via Boccaccio – prosegue Lettieri –. Fortunatamente, il console ha accettato di incontrarci e si è impegnato a fare il possibile per fissarci un incontro con la multinazionale tedesca che ben conosce la nostra affidabilità e le nostre competenze".

Per oltre dieci anni, fino al fatidico 2009, Bmw era uno dei maggiori fornitori dell’azienda: ben l’80% delle commesse di lavoro, per un fatturato annuo di 20 milioni di euro, provenivano proprio dal colosso tedesco che, nel pieno della crisi che ha investito Maflow, ha sospeso gli ordini. "Dobbiamo spingere sull’acceleratore – prosegue Lettieri –. Nonostante il termine per riportare in Italia la produzione fosse fissato per il 2013, riteniamo che le commesse debbano essere riassegnate quanto prima". La manifestazione è proseguita poi sotto l’ufficio dei commissari che si sono occupati dell’amministrazione straordinaria di Maflow. "Ci sono lavoratori che da mesi aspettano la compilazione di un modulo – continua il sindacalista – ma oggi tutto sembra essersi fermato. I lavoratori che sono andati in pensione non possono accedere al Tfr perché manca la documentazione, i corsi di aggiornamento promessi da Regione Lombardia non sono iniziati e, degli impegni annunciati, poco e nulla è stato mantenuto. Se non si sblocca la situazione, il futuro è tragico". Ad oggi, infatti, nonostante in azienda siano tornati, come concordato, settanta dipendenti, la mole di lavoro è irrisoria tanto da provocare un esubero di oltre 20 persone. "Se non troviamo il modo di far aumentare la produzione – prosegue – tutto l’impegno andrà sprecato".

di Francesca Santolini

Annunci Google

Perchè continuare la lotta

Perchè continuare la lotta

pubblicata da Lavoratori Maflow il giorno sabato 12 febbraio 2011 alle ore 8.53

Perchè è giusto lottare:

Non sempre si percepiscono i risultati delle lotte, spesso si vive la lotta come una sconfitta perchè si carica la stessa di un aspettativa, ma non si è disponibili a sacrificarsi per raggiungere quell'obiettivo. In egitto in questi giorni hanno dimostrato che si può vincere, ma il prezzo in termine si sacrifici umani è stato altissimo. Ritornando alla nostra lotta, la maggior parte di noi è in cassaintegrazione, è normale immaginare che lottare non è servito a nulla. Ieri però mentre ero in presidio ricevo una telefonata di un Lavoratore della Man che poco ha partecipato alle lotte, mi riferiva che alla Man da ottobre hanno rinnovato la cigs ancora il ministero non ha firmato il decreto, quindi i commissari gli anticipano l'importo della cassa dal tfr, al di là che ci occuperemo anche di questo, il mio pensiero è andato subito al giorno in cui abbiamo bloccato la Vigevanese, e dieci minuti prima che giocasse la partita dell'Italia ai mondiali il ministero ha firmato il decreto,e il fax del decreto firmato è arrivato durante la partita, immaginare che un impiegato romano abbia mandato un fax durante la partita è gia una vittoria; come se non bastasse ieri durante la manifestazione, chissà come mai!! la regione lombardia ci ha convocati per giovedì sulla questione dei corsi di formazione; e ancora dopo il presidio ha chiamato il commissario giudiziale Pensato, per rassicurarci sulla questione del rinnovo della cigs, e per la compilazione dei moduli per il recupero del tfr da parte dei dimissionanti, questi ultimi senza lotte è più di un anno che aspettano la compilazione di questi moduli.Questa e la lotta contro la burocrazia!!!

La lotta per il posto di lavoro è molto più ampia perchè subentrano altri interessi, li bisogna misurarsi contro gli interessi padronali.In questo caso la lotta dovrebbe avere maggiore concretezza, la Maflow era una ditta chiusa con quelle quattro commesse della scania, la lotta l'ha tenuta aperta, la lotta ha intaccato anche gli interessi padronali, l'imprenditore polacco sta pagando 29 lavoratori che non hanno un attività in più sta sostenendo delle spese fisse che poteva evitare. La guerra di classe non finisce qua se noi staremo inermi il polacco alla prima occasione metterà a posto le cose in base ai suoi interessi, se invece noi dimostreremo continuità di lotta potremmo forse rosicchiare un altro pochettino degli interessi padronali.

Le lotte di classe è una vera e propria guerra d'interessi, presuppone una certa continuità e anche un po di serietà, bisogna crederci, bisogna realizzare che le conquiste operaie ci sono stati negli anni 60/70 in quel periodo in piazza ci sono stati dei morti, in Egitto, in Tunisia, in Albania le lotte le raccontano in televisione in questi giorni.

La vertenza Maflow aveva un altra alternativa, e su questo quelli di operai contro ci hanno contestati per non averla proposta, ed era quella di continuare il presidio e la lotta, in realtà è un alternativa che abbiamo previsto nell'assemblea del 13 agosto ma quelli che dovevano lottare erano in vacanza, e la lotta, il presidio, i ragionamenti, non prevedono vacanze, in guerra appena giri le spalle c'è qualcuno che ti accoltella.

Se pure quella mozione (continuazione della lotta) fosse passata oggi noi avremmo dovuto restare in quella fabbrica a presidiarla, quanti sarebbero rimasti?

Con questa soluzione potremmo condurre la stessa lotta con minor fatica, perchè la fabbrica è li ed è presidiata da quei 29 lavoratori che non hanno un attività in fabbrica.

La lotta va fatta, anche se si ha un altro posto di lavoro migliore del primo, perchè la logica che i padroni possano fare quello che gli pare a spese della comunità è una logica sbagliata e va cambiata, noi abbiamo la responsabilità di costruire una società migliore dove gli interessi collettivi devono arrivare prima degli interessi individuali di padroni e politici d'opportunismo.

Massimo Lettieri

giovedì 13 gennaio 2011

Attività dei Cass'integrati

L'attivismo come al solito porta dei risultati,
successivamente alla riunione dei rappresentanti dei cass'integrati, sono successe diversi eventi:

  1. oggi pomeriggio una trentina di lavoratori cass'integrati hanno presidiato i cancelli della Maflow per chiedere alla direzione di rispettare gli impegni presi negli accordi di agosto, che a quanto pare è rimasta lettera morta, dall' assunzione dei trenta Lavoratori più i quattordci ad Ascoli Piceno, ai successivi incontri con i committenti come BMW attraverso la mediazione ministeriale, al fine di recuperare nuove commesse produttive per mantenere lo stabilimento operativo anche attraverso l'assunzione di altri lavoratori attualmente in cigs. E' stata chiara la risposta aziendale, la quale non ha voluto accettare la presenza dei cass'integrati al tavolo di confronto, ma la nostra iniziativa ha fatto saltare l'incontro e lo stesso è stato riaggiornato a lunedì mattino alle 11.00 al centro socio culturale a Trezzano sul Naviglio. A tal proposito si organizza un altro presidio per ricordare alla direzione i miseri impegni presi nell'accordo. Aspettiamo numerosi Lavoratori!!!
  2. Per quanto riguarda i dimissionati che aspettano di prendere il TFR dall'inps, abbiamo avuto un risposta formale dall'avvocato Salonia che di seguito riporto in corsivo: Con riferimento alle problematiche riguardanti la documentazione relativa al TFR, Vi inoltro la risposta della Rag. Zappa, alla quale ho chiesto ieri una previsione in ordine ai tempi ancora necessari per poterla completare.

    Come potrete immaginare l'attività in questione, unitamente alle altre incombenze dettate dalle Procedure, è particolarmente complessa ma riteniamo che entro la fine del corrente mese anche questa problematica possa essere risolta.
    Vi prego, quindi, di pazientare e cordialmente Vi saluto.
    Salonia
  3. I corsi di formazione verranno organizzati settimana prossima, teoricamente inizieranno la settimana che parte dal 24 gennaio 2011.
    La lotta per il posto di lavoro e per il reddito è tutt'altro che finita!!
    Appuntamento Lunedì alle ore 10.30 davanti i cancelli della Maflow.
    I Rappresentanti dei cass'integrati
    Trezzano 13 Gennaio 2011

mercoledì 12 gennaio 2011

Verbale della riunione dei rappresentanti dei cassintegrati

Oggi 11 gennaio '11 alle ore 20,30 i rappresentanti dei cassintegrati Maflow S.p.A in amm. straordinaria si sono riuniti ed è emerso quanto segue:

1. La necessità di unificare i lavoratori in forza alla Maflow Brs e alla Maflow S.p.A. individuando un percorso comune vede come primo appuntamento l'incontro previsto per giovedì 13 gennaio '11 tra la direzione Maflow Brs e l' Rsu. Chiederemo formalmente, mediante lettera (allegata), alla Rsu Maflow Brs di indire un consiglio di fabbrica allargato e successivamente di partecipare alla riunione con la direzione prevista per il pomeriggio. Al fine di sensibilizzare la Direzione Maflow Brs chiediamo ai lavoratori cassintegrati della Maflow S.p.A di partecipare al presidio che si terrà davanti ai cancelli dello stabilimento giovedì 13 gennaio '11 a partire dalle ore 15,00.

2. Vista la lentezza burocratica dei Commissari, anche nella semplice compilazione dei moduli per il recupero del TFR da parte dei lavoratori dimissionati, si è deciso di organizzare per il giorno lunedì 17 gennaio '11 una mobilitazione presso la loro sede che coinvolga in prima persona i lavoratori diretti interessati chiediamo a tutti i lavoratori cassintegrati di unirsi alla mobilitazione che si terrà lunedì 17 presso i Commissari.

3. Per quanto riguarda i Corsi di Formazione verrà dato, al più presto, mandato ai funzionari delle organizzazioni sindacali per avere informazioni e chiarimenti, dalla Regione Lombardia, sulla situazione attuale. In caso di mancata risposta entro il giorno giovedì 20 gennaio questa rappresentanza si recherà il giorno venerdì 21 gennaio in Regione Lombardia.

La riunione si è conclusa alle ore 23,00

richiesta d'incontro

Rappresentanti della
MAFLOW S.p.A. in A.S. - Direzione
Maflow Brs
- R.s.u.
Maflow Brs
Flmuniti cub
- Fiom cgil


OGGETTO: Incontro di giovedì 13 gennaio


Con la presente proponiamo di organizzare per giovedì alle ore 11,00 un consiglio di fabbrica allargato con i rappresentanti dei cassaintegrati Maflow, al fine di partecipare tutti
all’incontro con la direzione MAFLOW BRS del pomeriggio; per dare
continuità all’accordo del 12.08.10 che prevede un percorso di sviluppo
industriale attraverso il coinvolgimento delle istituzioni e dei committenti
( BMW,FIAT,WW ) per il reintegro dei lavoratori attualmente in
cassa integrazione.

Certi della Vs. disponibilità, porgiamo distinti saluti



I rappresentanti della MAFLOW S.p.A. in AS.
- Massimo Lettieri - Stefano Quitadamo
- Giancarlo Cribiori - Donato Lagrasta
- Donatella Marzola - Alessandra Delogu
- Lorenzo Del Vecchio - Antonio Luongo

Elezioni RSU

Risultano eletti alla Maflow BRS:
Enzo Ganci Fiom Cgil
Mahir Kasami Fiom Cgil
Pietro Monticelli Flmuiti Cub

Per la Maflow in Amministrazione Straordinaria

Donatella Marzola
Alessandra Delogu
Lagrasta Donato
Lorenzo Del Vecchio
Cribiori Giancarlo
Antonio Luongo
Massimo Lettieri
Noi usiamo TeamLab Online Office