MAFLOW: SIGLATO ACCORDO; ENTRO DICEMBRE 109 IN FABBRICA/ANSA
CIG PER 2 ANNI CON GARANZIA RIENTRO PER GLI ALTRI
(ANSA) - MILANO, 12 AGO - A un anno esatto dalla chiusura della vertenza Innse, anche il caso Maflow trova soluzione. E' stato siglato infatti, con riserva da parte della Cub che ha condotto la trattativa, l'accordo per il riavvio delle attivita' della Maflow, l'azienda di componenti auto passata lo scorso giugno nel gruppo polacco Boryszew, che ha vinto la gara per acquisire l'azienda in amministrazione straordinaria. Ne ha dato notizia il segretario generale della Flmu-Cub di Milano, Massimo Lettieri, che ha condotto la trattativa con l'azienda e il ministero per salvare la fabbrica. Da dodici mesi i lavoratori erano in lotta e lo scorso gennaio avevano anche occupato con una tenda il tetto dello stabilimento di Trezzano sul Naviglio (Milano) per sollecitare le istituzioni a intervenire dopo l'addio delal Bmw, che aveva interrotto le commesse che da sole valevano l'80% della produzione dell'azienda milanese. ''E' soltanto un primo risultato - ha commentato Lettieri - perche' ora occorre garantire il futuro dell'azienda riacquisendo le vecchie commesse, uno sforzo che come sindacato compiremo affiancati anche dalla Regione Lombardia e dal ministero del Welfare''. In base all'accordo, che sara' votato domani dall'assemblea dei lavoratori della Maflow di Trezzano sul Naviglio, 79 dipendenti saranno riammessi entro il 15 ottobre, poi altri quindici entro dicembre e ancora 15 a giugno, per un totale di 109 posti di lavoro. Dei 299 dipendenti dell'azienda, circa una trentina andranno in prepensionamento, mentre gli altri avranno diritto a due anni di cassa integrazione piu' mobilita' da uno a tre anni a seconda dell'anzianita' maturata con la garanzia del rientro in fabbrica se si ripristineranno le commesse di Bmw e Fiat. Tra le lavorazioni della Maflow, anche quelle della Panda attualmente prodotta in Polonia e pronta ad essere trasferita a Pomigliano
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