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Coen Stefano
Pensato Francesco
Sanasi D'arpe Vincenzo
Roberto Salonia
Cari signori,
L'accordo che abbiamo realizzato a Roma, prevedeva tra i vari punti, due questioni:
a) ai lavoratori che accettavano di andare in mobilità, l'erogazione di importi, comunque contenuti tra 3 e 9000 euro
b) ai lavoratori che venivano messi in cassa integrazione l'erogazione di una "una tantum di 900 euro" a compensazione molto parziale del danno subito. La discussione era partita da cifre più serie ed è approdata a questa vera miseria.
ora si è aperta una discussione che giudico assurda anche su questa piccola cifra, attaccandosi al fatto che nell'accordo , è stato scritto, per vostra richiesta, che l'erogazione della cifra era legata alla partecipazione ai corsi della regione che stanno partendo. Sappiamo tutti che questa formula era solo un fatto formale, sollevato da voi, per chiudere l'accordo, che, ci è stato assicurato non avrebbe avuto nessuna ripercussione pratica.
Non possiamo accettare questo balletto, si tratta di una miseria dovuta a lavoratori che, vorrei che fosse chiaro, da un anno sono in cassa integrazione ed hanno perso oltre 6.000 euro nell'ultimo anno.
Per questo chiediamo:
1) Queste somme insieme con le spettanze residue, ferie e permessi ecc devono essere erogate con il listino di
novembre
2) Devono essere liquidate subito le spettanze ai lavoratori che vanno in pensione.
3) Deve essere aperto un ufficio a disposizione dei lavoratori in cassa integrazione per le eventuali richieste
4) Dovete ottemperare ai vs. obblighi p.es. nell'ultimo incontro tenuto in regione per avviare i corsi formazione, malgrado siate stati convocati non vi siete presentati.
5) Chiusura della procedura fallimentare per permettere ai lavoratori in forza di fare la richiesta per il TFR
Entro giovedi vogliamo avere una risposta scritta e positiva a queste richieste, altrimenti da venerdi apriremo una fase di mobilitazione nei vostri confronti sia a Milano che a Roma per ottenere quello che, legittimamente ci spetta.
Montagnoli Walter Marcello Scipioni Rsu e lavoratori Maflow
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