sabato 22 dicembre 2012

La Maflow è chiusa, qualcuno deve pur fare un analisi della situazione.


L'accordo tanto voluto dalle lavoratrici e dai lavoratori, tanto da mandare in trattativa un uditore nominato per acclamazione dalle masse inferocite contro il sindacato Cub e Fiom-Cgil , che dal 2009 ha costruito la condizioni per mantenere uno stabilimento aperto e produttivo, insieme a tutti quelle LAVORATRICI e LAVORATORI che hanno sostenuto le lotte in questi anni. L'accordo prevede due anni di cassa integrazione per cessazione dell'attività ( chiusura) "scrivere questa parola è come una coltellata al cuore" un incetivo all'esodo di 25mila per chi volontariamente sceglie di andare in mobilità il primo anno, 20mila per chi sceglie di andare il secondo anno. Circa sei mensilità 12mila euro per i 10 contratti a termine, e un clausola di solidarietà per i più bastonati cass'integrati della maflow spa 3mila euro. Questa trattativa è stata un'esperienza veramente orribile, che aldilà del risultato totalmente negativo, le maestranze hanno gridato vittoria, non avendo messo un minimo d'impegno per la riuscita. Ancora una volta hanno sfruttato le lotte fatte nel 2010 che aveva portato ad un accordo sindacale, un accordo di prospettiva, prevedeva investimenti, assunzioni, nel caso i clienti sarebbero tornati. E proprio su quell'accordo che gli avvocati Medina e Sozzi hanno costruito una vertenza legale che avrebbe inchiodato lo speculatore polacco. Ma la cecità e l'avidità di una minoranza di crumiri gestiti sapientemente dal padrone ha fatto sì che la trattativa sia stata portata avanti senza un minimo di lotta, che avrebbe potuto modificare l'accordo più ricco in termini di dignità. Quell'accordo ha scucito un sacco di soldi allo speculatore, oltre due milioni di euro, ma è stato il prezzo della vendita della propria dignità

1 commento:

  1. Io sono uno di quelli buttati fuori subito nel 2010, ma non invidio chi ha continuato ancora per 2 anni.

    Immagino che siano stati 2 anni molto tristi.
    2 anni sapendo di non avere speranza, 2 anni di agonia, nella triste consapevolezza che sarebbe finita male.

    Io 2 anni così sono felice di non averli fatti.

    Sono felice di essere stato tanto male per avere perso un lavoro che era il mio sogno e sono felice che da quello stare male sia poi nata una nuova speranza, una nuova dignità, una nuova voglia di vivere e far vivere certi valori (che valgono più di 25000 euro...)!

    Che ci volete fare! Chi si accontenta gode!

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