FACCIAMO PAGARE DAVVERO LA CRISI AI PADRONI! Risoluzione conclusiva della Riunione delle lavoratrici e lavoratori contro la crisi
Scritto da Lavoratrici e lavoratori contro la crisi
Domenica 24 Gennaio 2010 13:12
La crisi del capitalismo sta estromettendo dalle aziende migliaia di lavoratori e lavoratrici, dimostrando che tutti i settori vengono toccati da essa. È un fatto ormai evidente che i lavoratori, precari, disoccupati, studenti, stanno direttamente pagando le conseguenze di questa crisi strutturale, internazionale del capitalismo. La chiusura di stabilimenti, delocalizzazione delle produzioni, licenziamenti dei precari, ristrutturazione della scuola e conseguente indebolimento e peggioramento qualitativo del sistema di formazione, aumenta e intensifica lo sfruttamento. Quanto sta succedendo ci pone come lavoratrici e lavoratori di fronte a delle scelte da condividere in modo trasversale, a prescindere dalla sigle sindacali di appartenenza e non. Siamo di fronte ad un attacco che spinge tanti lavoratori ad iniziative di lotta mai viste prima per ribadire la volontà di resistere a questo attacco. Assistiamo a forme di lotta che vanno al di là della proclamazione di scioperi e dell'occupazione di fabbriche esponendo i lavoratori personalmente senza le giuste tutele che li dovrebbero salvaguardare.
L'esempio della INNSE è una battaglia vinta che ha ridato nuove energie a tutti noi per riorganizzare la resistenza nel paese. Si rende dunque necessario creare una vera forma di solidarietà e partecipazione fra tutte le lotte dei lavoratori. Per tanto l'assemblea dei coordinamenti e dei delegati delle fabbriche e dei luoghi di lavoro in lotta del 23 gennaio propone:
- La costruzione di un coordinamento stabile nazionale di tutte le realtà di lavoro in lotta. - La costruzione, laddove non esistono ancora, di coordinamenti territoriali.
- La formazione di un network informatico che garantisca un'informazione puntuale da tutti i nodi territoriali
- La costruzione di mobilitazioni generali territoriali e nazionali unificanti per tutte le lotte
- Promuoviamo la partecipazione a tutte le iniziative che si svolgeranno nella giornata del Primo Marzo a sostegno dei lavoratori migranti.
- Seguiamo le proposte e le dinamiche di costruzione di mobilitazioni contro la precarietà e la disoccupazione a livello internazionale Proponiamo di organizzare entro i prossimi tre mesi una assemblea nazionale più ampia per coinvolgere più realtà di lavoratori in lotta e verificare l'avanzamento delle proposte lanciate nella riunione odierna.
Da qui è importante e fondamentale costruire un movimento vero di lavoratori uniti contro la crisi che rimetta al centro la ripresa di una coscienza di classe capace di contrastare i licenziamenti, le speculazioni e le ristrutturazioni padronali, e che metta in discussione gli attuali rapporti di forza nella società. FACCIAMO PAGARE DAVVERO LA CRISI AI PADRONI! Roma 23 gennaio 2010
Le Lavoratrice e i Lavoratori della Maflow di Trezzano Sn (Mi)hanno aderito a questo coordinamento.
RispondiEliminaUniti costruiremo i rapporti di forza necessari per spostare gli interessi verso la classe dei Lavoratori.