Il giorno 26 gennaio 2010 si è tenuto un incontro nella sede della prefettura milanese, con i vertici della BMW tedesca una delegazione della BMW Italia, il commissario dott. Pensato, il console Tedesco, una delegazione sindacale.
Il fatto che la BMW casa madre, si sia scomodata per incontrare dei lavoratori dipendenti di un fornitore, ha caricato eccessivamente le aspettative.
Di fatto l'incontro è stato molto formale, ognuno dei soggetti seduti al tavolo ha dichiarato la propria posizione, il commissario ha dichiarato la necessità per lo stabilimento di Trezzano che BMW riattivi gli ordini produttivi, al fine di costruire un piano di lavoro per i prossimi mesi, elemento necessario per mettere lo stabilimento in condizioni di essere venduto; I sindacato ha chiesto alla committente di ripristinare gli ordini produttivi, successivamente ha manifestato il dubbio che la BMW abbia scelto di riportare il lavoro in Germania su richiesta del governo Merkel adottando di fatto una politica protezionistica, contraria alla logica di solidarietà dei paesei dell'unione Europea.
La BMW ha dichiarato le motivazioni per cui è stata fatta la scelta di abbandonare la Maflow come fornitore, non ha voluto prendere nessun impegno nel breve periodo, dichiarando di voler riaprire i rapporti con la Maflow soltanto quanto sarà presente un investitore ben strutturato finanziariamente che abbia voglia d'investire nei progetti BMW.
L'unica nota positiva, volendo trovare dell'ottimismo in ogni vicenda, è stato il fatto che i commissari hanno avuto la possibilità di calendarizzare degli incontri con BMW ,per le questioni legali legati alla procedura di Amm. Straordinaria, e altri incontri mirati ad incontrare i possibili acquirenti, in modo che la stessa BMW possa scegliere in qualche modo il possibile nuovo investitore.
Le Lavoratrici e i Lavoratori della Maflow sono consapevoli del fatto che dovranno affrontare un lungo percorso di lotta, ritengono questo l'unico percorso immaginabile, lo stesso incontro odierno è stato fissato su pressione dei Lavoratori con i presidi alle concessionarie e interruzioni del traffico in tutte le strade presidiate.
Le Lavoratrici e i Lavoratori comprendono la necessità di unificare le lotte di tutti i Lavoratori Italiani e Stranieri, Donne e Uomini perchè la crisi economica sta mettendo alla luce la vera indole meschina dei padroni e delle banche che pur di fare profitti stanno creando un deserto di posti di lavoro.
Al nostro presidio hanno aderito i Lavoratori della Mangiarotti.
Vorrei semplicemente portarvi la mia solidarietà, a voi ed a tutte le persone che stanno lottando per il proprio diritto al lavoro, ad un lavoro che consideri le persone come tali e non ne mortifichi la dignità e la sicurezza.
RispondiEliminaVi abbraccio.
Tanya - Ravenna