Trezzano. I lavoratori della Maflow in corteo lungo la Nuova Vigevanese
Insieme oltre al Sindaco e all'amministrazione anche quelli della Novaceta di Magenta e della Metalli Preziosi di Paderno. FOTO E VIDEO
La testa del corteo
(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 13 gennaio 2010 - “Occorre difendere l'occupazione, ma anche garantire sicurezza, perché di lavoro non si può morire”: così il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Liana Scundi ha aperto il suo intervento al presidio organizzato in piazza San Lorenzo dai lavoratori della Maflow, la multinazionale trezzanese, oggi in amministrazione controllata, con oltre trecento lavoratori a rischio. Gli operai sono partiti in corteo dalla sede dello stabilimento verso le 15.30, hanno percorso la nuova Vigevanese fino ad arrivare in piazza San Lorenzo. Qui è stato organizzato un piccolo concerto con un maestro di chitarra della Civica scuola di musica trezzanese che ha proposto canzoni sul lavoro e poi sono iniziati gli interventi. Il primo cittadino ha chiesto un minuto di silenzio per l'infortunio mortale avvenuto, mentre si svolgeva la manifestazione dei lavoratori Maflow, nella ditta Sifeme di via Treves 84 dove un uomo di 78 anni è stato schiacciato da un camion in manovra ed è morto sul colpo.
Il corteo lungo la Nuova Vigevanese
“Nelle prossime ore – ha ancora detto Liana Scundi – contatterò tutti i sindaci dei Comuni dove risiedono i lavoratori della Maflow perché insieme si possa creare una rete a difesa del lavoro e a sostegno delle famiglie in difficoltà per la crisi occupazionale. Come Amministrazione comunale faremo tutto il possibile perché venga garantito il lavoro nello stabilimento trezzanese”.
Anche grazie all'interessamento diretto del Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, cominciano ad arrivare le prime notizie positive. Il ministro Claudio Scajola ha predisposto la nomina del Comitato di sorveglianza, così come prevede la legge Prodi sulle crisi industriali, convocando i tre commissari della Maflow a Roma già venerdì 15 gennaio affinché illustrino il piano di vendita dell'azienda.
Intanto, aumentano le commesse da parte degli attuali fornitori della Maflow, tanto che dalla prossima settimana si aggiungeranno venticinque lavoratori alla chiusura prevista dello stabilimento. Anche la Bmw si sarebbe dichiarata disponibile a riassegnare una parte delle commesse di un tempo, nelle parole vediamo nei fatti. Considerando che l'azienda automobilistica tedesca era il principale committente, garantendo all'azienda oltre l'80% del fatturato.
“La vicinanza delle istituzioni e l'interessamento personale e diretto del sindaco di Trezzano – ha detto Walter Montagnoli, coordinatore nazionale dell’FLMUniti della CUB – ci hanno fatto fare qualche passo avanti. Avere – ha detto ai circa centocinquanta operai presenti in piazza San Lorenzo – pasti caldi e altri aiuti, come la tenda messa a disposizione della Protezione civile comunale, ci permette di rendere più efficace la lotta per la difesa del posto di lavoro. Se le istituzioni locali non ci fossero state vicino fin dall'inizio, il percorso sarebbe stato molto più difficoltoso. Però non ci fermiamo qui. I lavoratori, fino a quando non si avranno certezze sul futuro della Maflow, rimarranno sul tetto della fabbrica e manifesteranno con un presidio permanente davanti ai cancelli”.
Nel corteo oltre ai lavoratori della Maflow, anche quelli della Novaceta di Magenta, della Metalli Preziosi di Paderno Dugnano per lo stato di crisi delle loro aziende, mentre era presente anche una delegazione degli operai della manuntenzione del Comune di Cesano Boscone, che manifestavano sia in solidarietà agli altri lavoratori, sia contro l'"esternalizzazione" che li vedrebbe a giorni coinvolti.
articolo modificato di Vittorio Aggio
Insieme oltre al Sindaco e all'amministrazione anche quelli della Novaceta di Magenta e della Metalli Preziosi di Paderno. FOTO E VIDEO
La testa del corteo
(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 13 gennaio 2010 - “Occorre difendere l'occupazione, ma anche garantire sicurezza, perché di lavoro non si può morire”: così il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Liana Scundi ha aperto il suo intervento al presidio organizzato in piazza San Lorenzo dai lavoratori della Maflow, la multinazionale trezzanese, oggi in amministrazione controllata, con oltre trecento lavoratori a rischio. Gli operai sono partiti in corteo dalla sede dello stabilimento verso le 15.30, hanno percorso la nuova Vigevanese fino ad arrivare in piazza San Lorenzo. Qui è stato organizzato un piccolo concerto con un maestro di chitarra della Civica scuola di musica trezzanese che ha proposto canzoni sul lavoro e poi sono iniziati gli interventi. Il primo cittadino ha chiesto un minuto di silenzio per l'infortunio mortale avvenuto, mentre si svolgeva la manifestazione dei lavoratori Maflow, nella ditta Sifeme di via Treves 84 dove un uomo di 78 anni è stato schiacciato da un camion in manovra ed è morto sul colpo.
Il corteo lungo la Nuova Vigevanese
“Nelle prossime ore – ha ancora detto Liana Scundi – contatterò tutti i sindaci dei Comuni dove risiedono i lavoratori della Maflow perché insieme si possa creare una rete a difesa del lavoro e a sostegno delle famiglie in difficoltà per la crisi occupazionale. Come Amministrazione comunale faremo tutto il possibile perché venga garantito il lavoro nello stabilimento trezzanese”.
Anche grazie all'interessamento diretto del Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, cominciano ad arrivare le prime notizie positive. Il ministro Claudio Scajola ha predisposto la nomina del Comitato di sorveglianza, così come prevede la legge Prodi sulle crisi industriali, convocando i tre commissari della Maflow a Roma già venerdì 15 gennaio affinché illustrino il piano di vendita dell'azienda.
Intanto, aumentano le commesse da parte degli attuali fornitori della Maflow, tanto che dalla prossima settimana si aggiungeranno venticinque lavoratori alla chiusura prevista dello stabilimento. Anche la Bmw si sarebbe dichiarata disponibile a riassegnare una parte delle commesse di un tempo, nelle parole vediamo nei fatti. Considerando che l'azienda automobilistica tedesca era il principale committente, garantendo all'azienda oltre l'80% del fatturato.
“La vicinanza delle istituzioni e l'interessamento personale e diretto del sindaco di Trezzano – ha detto Walter Montagnoli, coordinatore nazionale dell’FLMUniti della CUB – ci hanno fatto fare qualche passo avanti. Avere – ha detto ai circa centocinquanta operai presenti in piazza San Lorenzo – pasti caldi e altri aiuti, come la tenda messa a disposizione della Protezione civile comunale, ci permette di rendere più efficace la lotta per la difesa del posto di lavoro. Se le istituzioni locali non ci fossero state vicino fin dall'inizio, il percorso sarebbe stato molto più difficoltoso. Però non ci fermiamo qui. I lavoratori, fino a quando non si avranno certezze sul futuro della Maflow, rimarranno sul tetto della fabbrica e manifesteranno con un presidio permanente davanti ai cancelli”.
Nel corteo oltre ai lavoratori della Maflow, anche quelli della Novaceta di Magenta, della Metalli Preziosi di Paderno Dugnano per lo stato di crisi delle loro aziende, mentre era presente anche una delegazione degli operai della manuntenzione del Comune di Cesano Boscone, che manifestavano sia in solidarietà agli altri lavoratori, sia contro l'"esternalizzazione" che li vedrebbe a giorni coinvolti.
articolo modificato di Vittorio Aggio
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