Ottima la partecipazione alla manifestazione davanti la BMW Italia, terza iniziativa in una settimana.
Il corteo è partito dalla fermata della metropolitana Rogoredo fino al palazzo della BMW,
arrivati a destinazione una delegazione di Lavoratori ha incontrato il presidente della BMW Italia, il quale li ha informati dei motivi per cui la BMW Tedesca nella persona del responsabile dell'ufficio crisi ha deciso di sospendere le commesse produttive:
La BMW avendo una gestione dei componenti "just in time" non può pemettersi di avere problemi con i fornitori per evitare rischi di un fermo linea, all'inizio della crisi ha sostenuto la Maflow assumendo anche economicamente i rapporti con i fornitori essendo la società insolvente.
Nello stesso tempo ha chiesto al Managemet Maflow di costruire un piano industriale credibile per dare garanzie sulla continuazione dell'attività industriale.
Nel mese di settembre dopo tre mesi dall'insolvenza, la BMW ha fatto la scelta di ricercare un nuovo fornitore.
Ad oggi la Maflow potrà rientrare nel giro della BMW soltanto se nel prossimo incontro il management garantirà con della documentazione credible quanto richiesto.
Per la sopravvivenza dello stabilimento di Trezzano è fondamentale che il management costruisca quanto richiesto dalla BMW.
Le Lavoratrici e i Lavoratori sin da oggi inizieranno a fare pressione sui commissari affinchè questi preparino la vendita del gruppo nel minor tempo possibile.
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